Di Marco Maltesu

E finalmente venne il giorno dell’Assemblea del Ponente

L’elemento positivo è stata la partecipazione, il Ponente rimane vivo e sempre pronto alla mobilitazione, testimoniato da una grandissima folla che ha riempito il Palamare di Prà e che vuole essere protagonista dei cambiamenti.

Negativo invece il fatto che Comune, Autorità Portuale ed anche la Regione Liguria, non abbiano sentito il bisogno di dare un segnale alle persone del Ponente, che potesse anche premiare una scelta che, sembra che le Istituzioni non abbiano assolutamente voluto tenere in considerazione ma che non è per niente scontato, di voler condurre una protesta avvalendosi degli strumenti della civiltà, della correttezza e della condivisione. Strumenti che al momento attuale non trovano riscontro in analoghi comportamenti delle Istituzioni che invece non sentono neppure il bisogno di mandare un rappresentante od un messaggio all’assemblea riunita.

 La riunione ha visto una serie di interventi in cui sono state portate le testimonianze di ogni comitato. Diciamo che a questo punto del percorso, molto più forte sarebbe stato un messaggio unico da parte dei comitati e soprattutto piuttosto di tante sottolineature che, anche per il tipo di situazione che si viene a creare, tendono a non dare consistenza al messaggio rappresentato e fanno perdere forza al gruppo totale.

Una vera novità è stata quella annunciata dal Consigliere Comunale Filippo Bruzzone che ha comunicato il 12 maggio 2023 come data di convocazione della Commissione comunale che si occuperà dell’analisi della situazione del Porto di Prà.

Per quanto riguarda tutto il resto, comprese possibili o auspicate modifiche al progetto che prevede la costruzione della Fabbrica dei cassoni nel porto di Prà, aspettiamo dei documenti che indichino decisioni reali e positive che al momento sono solo nei desideri e nella necessità della popolazione ma che non hanno trovato riscontri reali negli atti delle Istituzioni e che questo giornale sarà pronto a pubblicare nel momento stesso in cui le nostre Istituzioni vorranno “umanizzare” un progetto che al momento non ha alcuna attenzione nei confronti della popolazione del Ponente.

Marco Maltesu
Direttore di redazione ilponentino.it

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Un pensiero su “<strong>Il silenzio delle Istituzioni assenti</strong>”
  1. Adesso la prospettiva riguarda,se ho ben capito, due eventi ovvero la prossima assemblea di consiglio di circoscrizione alla presenza di Toti e Rixi e la costituenda commissione del 12 Maggio. Penso che occorra stare in guardia dall’effetto placebo delle promesse perche’ allo stato non vi e’ alcuna garanzia che le cosiddette opere di compensazione saranno realizzate, ne’ la prosecuzione della fascia di rispetto ne’ la nuova stazione di Voltri ,visti i ritardi accumulati gia’ sino ad ora nei lavori per il nuovo viadotto autostradale che rischiano di non riuscire a realizzare le opere nei tempi previsti con la conseguenza di far saltare i finanziamenti. Per queste ragioni temo che l’unica via sara’ tenere in piedi un rapporto di forza capace di dissuadere, cosa non facile e faticosa, ma non vedo altra strada

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