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E PAROLLE DO MESSIAVO – La parola “pioggia” non esiste

E parolle do Messiavo – Alle origini della parata e delle tradizioni genovesi – Rubrica a cura di Nino Durante

Non so quanti di voi si siano mai resi conto che nella lingua genovese la parola pioggia non esiste. Esiste il verbo corrispettivo piovere (cieuve) ma non il sostantivo. E allora come potremo mai fare riferimento alla pioggia? Semplicemente chiamandola ægua (acqua). “Una pioggia incessante” diventa “Ægua che derrüa”, oppure semplicemente derrüa, e in questo caso ho usato il verbo derrüâ, che significa precipitare, cadere con impeto.

E riguardo alla pioggia c’è un tipico scioglilingua (desligalengua) che, naturalmente in genovese, recita:
Cieue Cin?”
Cieue, cieue, ma cieue cian cianin.

Penso abbiate trovato sicuramente la giusta traduzione in italiano a parte, forse, quel Cin che più d’uno di voi si sarà chiesto chi mai sia. Ebbene Cin è uno dei tanti diminutivi o riconversioni del nome Francesco, come Cicchin, Cesco, Ceschin, Checco, Checchin, Checchinetto, Françeschin. Da notare come il nome Francesco girato al femminile, nella versione di Cicchinin stia a indicare la morte. Infatti, avete mai fatto caso che per indicare il tradizionale scheletro con la falce, in genovese si tira in ballo il termine mortecicca o mortecicchetta, oppure sempliemente cicchetta o cicchinin? Non ce ne vogliano tutte le Francesche del genovesato, Francesca è un bellissimo nome ma siamo noi genovesi, notoriamente rusteghi, che a volte rendiamo prosaico ciò che è poesia.

E prima di concludere, a scanso di equivoci, vi do la giusta traduzione dello scioglilingua in oggetto:
“Piove Francesco?”
“Piove, piove, ma piove piano piano.”

Allegri!!