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Il Mondo in città – Nord America: Guerra fredda e guerra sciocca

Con la rubrica “il mondo in città” si vogliono raccontare i fatti dalle varie regioni del nostro pianeta che sono rilevanti per noi genovesi, italiani. Sia che ci troviamo sotto la lanterna o altrove, come nel mio caso che scrivo da Bruxelles.
Alberto Spatola

Nord America

Guerra fredda e guerra sciocca

Da settimane le relazioni tra i due paesi più potenti al mondo, Cina e USA, sono condizionate da oggetti volanti, e non è una buona influenza.
Ben pochi, anche tra gli esperti militari e di spionaggio, erano pronti ad affrontare la sfida di una “mongolfiera spiona” nell’era degli hacker e dei satelliti. Ma a quanto pare, ci sono dei vantaggi nel poter monitorare a lungo specifici siti come la base militare con missili nucleari intercontinentali in Montana (Stato USA dell’ovest al confine col Canada) dove l’ormai famoso l’aerostato è stato avvistato. Non illudiamoci che la Cina sia guidata da un moto di romanticismo anti tecnologico e preferisce i palloni aerostatici ai ben più complessi satelliti. I “palloni” sono stati usati nel campo militare e dello spionaggio da sempre e negli ultimi decenni la Cina ha saputo essere pioniera nel settore soprattutto grazie all’utilizzo dell’Intelligenza Artificiale. Per quanto sorprendente possa risultare una intelligenza artificiale in grado di comprendere la complessità della combinazione tra venti, altitudine, basse e alte pressioni, etc. può far muovere le “mongolfiere spione” in maniera piuttosto precisa, e come i cieli del nord America hanno potuto notare i cinesi sono i migliori a far ciò al momento.
Un’altra volta gli Stati Uniti si ritrovarono col naso all’insù e si sentirono un passo indietro: durante la guerra fredda, quando i Sovietici lanciarono Sputnik, il primo satellite artificiale della storia. E così iniziò la “Corsa allo spazio” gli Stati Uniti investirono in maniera decisa nell’istruzione universitaria e arrivarono sulla Luna.
Qui non si vuole idealizzare la competizione tra i due blocchi nel secolo passato come una competizione sana e positiva. Ma almeno era una cosa seria.
Da anni invece stiamo camminando a passi felpati verso una nuova guerra fredda, rinunciamo al dialogo per una competizione che non ha nulla di serio. Una guerra sciocca.
Gli Stati Uniti si sono messi a tirare giù con mezzi militari ogni oggetto volante non identificato (tecnicamente UFO) salvo poi scoprire di non aver nulla a che fare con la Cina e lo spionaggio, ma di essere invece più probabilmente “scarti” di progetti, curiosità scientifiche amatoriali di gruppi di appassionati del meteo e dello spazio.
Se il primo “pallone spia” era grande come tre autobus a con strumentazioni sofisticate effettivamente in grado di carpire numerosi dati e informazioni, quelli abbattuti in seguito erano cose ben più piccole, lasciando così un imbarazzato Biden dover dichiarare che i vari “aerostati” abbattuti dall’esercito non erano UFO extraterrestri, come molti nel frattempo speravano e speculavano, e più in generale nulla di pericoloso.
Nel frattempo in Cina i nazionalisti vorrebbero alzare la tensione e abbattere alla prima occasione aeri americani per rispondere a dovere. Così si lascia galoppare la tendenza del Partito Comunista Cinese di coltivare una politica estera e di difesa sempre più aggressiva. Una tendenza che va avanti soprattutto contro l’Occidente sin dall’incidente del bombardamento dell’ambasciata Cinese in Serbia durante le ultimi fasi della guerra nei Balcani negli anni ’90: insomma un albero malato con radici profonde che andrebbe sradicato tramite dialogo e diplomazia.
Perché l’unico risultato di questa sciocca nuova guerra fredda è che abbiamo un mondo più piccolo e connesso, e invece di ascoltarci, conoscerci e arricchirci creiamo difficoltà e rischi nelle relazioni internazionali.