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Fabiola e Baldovino sposi (3)-Racconto a puntate

“Una favola moderna dove ognuno, ne sono convinta, può trovare ispirazione e rifugio dai travagli quotidiani”  
 ( Anna Maria Cecchini  )   

FABIOLA E BALDOVINO SPOSI

CAPITOLO 3

[…Segue] Per voi, ricordate? era stata scelta l’infanta Pilar, e se non fossi stata proposta, come dama di compagnia, dalla Regina Vit- toria Eugenia, in virtù del mio aspetto sobrio e poco appa- riscente, perfetto per non distrarvi dall’ammirazione e devo- zione alla principessa borbone, noi forse non ci saremo mai conosciuti.

Ma alla Madonna, dobbiamo la grazia del nostro vero incon- tro e se non avessi ora, al mio anulare, il simbolo della nostra unione, non potrei esclamare divertita, che la Madre celeste sia anche una bravissima combina matrimoni!

Sono stati due giorni di preghiera nella Sua casa di Lourdes. Non abbiamo goduto di alcuna intimità, dividendo i nostri pranzi con Il Card. Suanes e Veronica, diversamente sarebbe stato inappropriato. Tuttavia ho trovato ugualmente il modo di interrogarvi, durante le nostre passeggiate giornaliere alla Grotta, nell’interno dell’abitacolo della Dauphine giallina dai pessimi freni che pure ci ha offerto riparo, durante quelle pio- vose giornate, agevolando i nostri spostamenti e favorendo la confidenza nel dialogo o nel prolungarci in direzione della piazzetta, costeggiando il Gave, fino a notte inoltrata. Poco mi importava in verità, che voi argomentaste le questioni da me introdotte, quanto la mia attenzione era rivolta piuttosto a scorgere nelle vostre risposte dei segni, ad afferrare dal vi- brato della vostra voce, l’indizio di quel comune sentire, di cui in rue de Suisse appena un mese prima, avevo percepito con gioia inaspettata, l’esistenza.

Ho aspettato l’8 luglio e come mi avete confidato, anch’io come voi, ho dedicato questo mio posticipare la nostra gioia, che sarebbe derivata dalla mia risposta, alla Vergine Maria, in segno della nostra gratitudine e profonda devozione, sigillate nei nostri cuori.

Eravamo di ritorno dalla messa in Santa Elisabetta del Por- togallo e vi chiesi di fermarci un istante, per recitare tre Ave Maria alla Madonna.

Non opponeste alcuna resistenza alla mia richiesta inaspet- tata.

Fu allora che d’impeto vi dissi: “Questa volta è si e non voglio più guardare indietro”.

A poco a poco infatti, l’ostinata fermezza di Veronica che con quel suo astuto stratagemma, di voler indagare sull’apostola- to delle famiglie nobili in Spagna, appena tre mesi prima, era riuscita nell’intento di conoscermi e condurmi fino voi, si era fatta spazio nel mio cuore.

Omnia munda mundis.
[Continua…]