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I docenti del Liceo Colombo di Genova esprimono solidarietà ad Annalisa Savino: il nostro lavoro risponde a una costituzione antifascista

“Ricordiamo che il nostro lavoro quotidiano, come peraltro quello di ogni ministro, risponde e fa riferimento prima di tutto alla Costituzione. Che è una Costituzione antifascista”

Genova. “Piena e pubblica solidarietà”, i docenti e i collaboratori scolastici del liceo classico e linguistico Colombo di Genova hanno pubblicato un messaggio sul social della scuola per esprimere vicinanza e gratitudine ad Annalisa Savino, la dirigente scolastica del liceo Da Vinci di Firenze che ha scritto una lettera ai suoi studenti sul tema del fascismo in seguito al pestaggio di matrice neofascista avvenuto dei giorni scorsi davanti a un altro liceo del capoluogo toscano, il Michelangiolo.

Lo scritto non era piaciuto al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, che ha definito la lettera impropria, scatenando una vera e propria bufera: “Se l’atteggiamento dovesse persistere, vedremo se sarà necessario prendere misure” ha detto a Mattino 5

Al Colombo hanno scritto una lettera forte e chiara, firmandosi uno ad uno, per mostrare la loro solidarietà alla preside:

Con la presente, noi, docenti e collaboratori scolastici del Liceo Classico e Linguistico “Cristoforo Colombo” di Genova, intendiamo esprimere la nostra piena e pubblica solidarietà alla preside Annalisa Savino e ricordiamo che il nostro lavoro quotidiano, come peraltro quello di ogni Ministro, risponde e fa riferimento prima di tutto alla Costituzione. Che è una Costituzione antifascista.

Riteniamo che il richiamo alle istituzioni democratiche, alla base della lettera inviata ai propri studenti dalla Dirigente, rappresenti il perno della funzione educativa; al contrario, non pertiene al Ministro alcuna funzione di censura sull’operato di un dipendente pubblico che esercita il proprio diritto di parola nell’ambito del proprio servizio, purché tale diritto, come in questo caso, costituisca un legittimo intervento nel rispetto della Costituzione. Esprimiamo, inoltre, sconcerto e preoccupazione circa il pericolo di un ritorno alla violenza civile, specie se associata al diritto di parola che ogni giorno curiamo e tuteliamo nelle nostre scuole, vigilando sui pericoli di un controllo della libertà di pensiero, che il nostro Paese ha già tragicamente vissuto insieme alla privazione di tante altre libertà fondamentali.

L’antifascismo è sancito quale principio ispiratore della nostra Carta costituzionale, che deve permeare e guidare ogni giorno la nostra azione didattica e formativa. È in linea con questo principio che chiediamo al Ministro di non procedere ad alcun provvedimento nei confronti della dirigente Annalisa Savino, e di affrontare con fermezza e serietà il pericolo neofascista che si annida fra gli studenti e nella nostra società.

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