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Le azioni di partecipazione amministrativa della P.A. e l’Agenda ONU 2030

Di Tiziana Maria Ginocchio

Gli articoli fin qui sviluppati fanno parte di un progetto, forse ideale e utopico, di incentivare, se pur con le dovute cautele, la partecipazione tra Civica Amministrazione ed i suoi stakeholder con forme di partenariato consapevole ed attivo.

Partendo dalla costruzione o ricostruzione di una relazione di fiducia e collaborazione tra Ente ed Imprese, si passa alla condivisione delle proposte progettuali di sviluppo, di tutela, di servizio, con i cittadini, le Associazioni ed i Comitati di Quartiere in una logica di partecipazione che rende Imprese e cittadini protagonisti delle scelte politiche per il territorio.

Obiettivo comune diventa quindi agire nei vari aspetti che caratterizzano la sostenibilità e la qualità della vita amministrativa di una città, di una regione, dello stato, di un parco, di un territorio in senso lato (infrastrutture, mobilità, politiche sociale, scuole, ambiente, cultura, ecc.) in partnership con tutti i soggetti che a vario titolo possono collaborare per il bene comune del territorio stesso.

Questo agire è in perfetta sintonia con l’obiettivo 17 dell’Agenda ONU 2030 che invita ad instaurare partenariati per lo sviluppo sostenibile.

Certamente l’attuale situazione europea e globale con la grande guerra in corso tra Russia e Ucraina e la molteplicità di guerre, meno sensazionali per i media e le coscienze occidentali, ma pur sempre devastanti per le popolazioni che le vivono, con ripercussioni stratosferiche sull’incremento di povertà, malattie, dissesti idrogeologici, sembrano andare in tutt’altra direzione. E l’ONU sembra debole se non addirittura assente.

Obiettivo 17 Agenda ONU 2030: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Obiettivo delle Amministrazioni locali e statali: Rafforzare i mezzi di attuazione e innovare il partenariato per lo sviluppo sostenibile.

Con il Summit del settembre 2015 la Comunità Internazionale ha compiuto un passo in avanti epocale nell’inquadrare le politiche di sviluppo in un’ottica di sostenibilità: l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile è il programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai governi dei 193 Paesi membri dell’ONU.

La nuova Agenda riconosce appieno lo stretto legame tra il benessere umano e la salute dei sistemi naturali, e la presenza di sfide comuni che tutti i Paesi sono chiamati ad affrontare.

Il documento è il risultato di un processo preparatorio complesso, durato quasi tre anni, che ha preso avvio in occasione della Conferenza mondiale sullo sviluppo sostenibile “Rio+20” e si è inserito sul solco del dibattito su quale seguito dare agli Obiettivi del Millennio (Millennium Development Goals – MDGs).

Il documento ha definito quindi gli impegni sullo sviluppo sostenibile che dovranno essere realizzati entro il 2030, individuando 17 obiettivi globali (SDGs – Sustainable Development Goals) e 169 target.

Gli obiettivi hanno carattere universale – si rivolgono cioè tanto ai paesi in via di sviluppo quanto ai paesi avanzati – e sono fondati sull’integrazione tra le tre dimensioni dello sviluppo sostenibile (ambientale, sociale ed economica), quale presupposto per sradicare la povertà in tutte le sue forme.

L’Agenda si compone di quattro parti:

•             Dichiarazione

•             Obiettivi e target

•             Strumenti attuativi

•             Monitoraggio dell’attuazione e revisione

L’Agenda tocca altresì diversi ambiti, tra loro interconnessi, fondamentali per assicurare il benessere dell’umanità e del pianeta: dalla lotta alla fame all’eliminazione delle disuguaglianze, dalla tutela delle risorse naturali allo sviluppo urbano, dall’agricoltura ai modelli di consumo.

Essa ingloba 17 Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile – Sustainable Development Goals, SDGs – in un grande programma d’azione per un totale di 169 ‘target’ o traguardi.

L’avvio ufficiale degli Obiettivi per lo Sviluppo Sostenibile è stato nel 2016 con il fine di guidare il mondo sulla strada da percorrere nell’arco dei successivi 15 anni.

I Paesi, infatti, si sono impegnati a raggiungerli entro il 2030.

Di seguito gli obiettivi:

  1. Sconfiggere la povertà: Porre fine a ogni forma di povertà nel mondo
  2. Sconfiggere la fame: Porre fine alla fame, raggiungere la sicurezza alimentare, migliorare la nutrizione e promuovere un’agricoltura sostenibile
  3. Salute e benessere: Assicurare la salute e il benessere per tutti e per tutte le età
  4. Istruzione di qualità: Fornire un’educazione di qualità, equa e inclusiva, e opportunità di apprendimento per tutti
  5. Parità di genere: Raggiungere l’uguaglianza di genere e l’empowerment (maggiore forza, autostima e consapevolezza) di tutte le donne e le ragazze
  6. Acqua pulita e servizi igienico-sanitari: Garantire a tutti la disponibilità e la gestione sostenibile dell’acqua e delle strutture igienico-sanitarie
  7. Energia pulita e accessibile: Assicurare a tutti l’accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni
  8. Lavoro dignitoso e crescita economica: Incentivare una crescita economica duratura, inclusiva e sostenibile, un’occupazione piena e produttiva ed un lavoro dignitoso per tutti
  9. Imprese, innovazione e infrastrutture: Costruire un’infrastruttura resiliente e promuovere l’innovazione ed una industrializzazione equa, responsabile e sostenibile
  10. Ridurre le disuguaglianze: Ridurre l’ineguaglianza all’interno di e fra Nazioni
  11. Città e comunità sostenibili: Rendere la città e gli insediamenti umani inclusivi, sicuri, duraturi e sostenibili
  12. Consumo e produzioni responsabili: Garantire modelli sostenibili di produzione e di consumo
  13. Lotta contro il cambiamento climatico: Adottare misure urgenti per combattere il cambiamento climatico e le sue conseguenze
  14. Vita sott’acqua: Conservare e utilizzare in modo durevole gli oceani, i mari e le risorse marine per uno sviluppo sostenibile
  15. Vita sulla terra: Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica
  16. Pace, giustizia e istituzioni forti: Promuovere società pacifiche e inclusive per uno sviluppo sostenibile, rendere disponibile l’accesso alla giustizia per tutti e creare organismi efficaci, responsabili e inclusivi a tutti i livelli
  17. Partnership per gli obiettivi: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile.

Sono quindi 17 gli obiettivi (Sustainable Development Goals SDGs) declinati in un totale di 169 traguardi che possono essere associati a 5 macrocategorie (le 5 P): Persone, Prosperità, Pace, Partnership, Pianeta.

Gli Obiettivi di sviluppo sostenibile dovranno essere realizzati a livello globale da tutti i Paesi membri dell’ONU entro il 2030; ogni Paese dovrà dotarsi di una propria strategia nazionale che coinvolga attivamente soggetti pubblici e privati.

A valle di questo accordo l’Italia, nel dicembre 2017, ha definito la propria Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (SNSvS) che diventa quadro strategico di riferimento delle politiche settoriali e territoriali, disegnando un ruolo importante per istituzioni e società civile nel lungo percorso di attuazione, che si protrarrà sino al 2030.

Obiettivo 17 Agenda ONU 2030: Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile

Gli Obiettivi per lo Sviluppo danno seguito ai risultati degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio (Millennium Development Goals) che li hanno preceduti, e rappresentano obiettivi comuni su questioni importanti per lo sviluppo: la lotta alla povertà e il contrasto al cambiamento climatico, per citarne solo alcuni.

‘Obiettivi comuni’ significa che essi riguardano tutti i Paesi e tutti gli individui.

Nessuno ne è escluso, né deve essere lasciato indietro lungo il cammino necessario per portare il mondo sulla strada della sostenibilità.

Ma desidero sottolineare che il percorso di amministrazione partecipata proposto è anche in linea con gli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, e soprattutto con l’Obiettivo 17 “Rafforzare i mezzi di attuazione e rinnovare il partenariato mondiale per lo sviluppo sostenibile”, che incentiva le partnership per la realizzazione di iniziative di sostenibilità sociale e ambientale finalizzate al miglioramento della qualità di vita di un territorio.