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LA FORMA DELLA FELICITA’ – 22.Incroci

Dal 1790 ai giorni nostri, le storie parallele di due famiglie separate dal destino. Un naufragio e un delitto daranno vita a un cerchio che si chiuderà solo dopo tanti anni e molte vite. Una linea sottile traccia il confine tra sogno e realtà, mentre un filo invisibile lega due terre: Carloforte e Pegli. Il Romanzo a puntate tratto dal libro “La forma della felicità” di Antonello Rivano

22.Incroci

Antonello Rivano


Carloforte 2012

-Come sarebbe a dire che non vendiamo tutto perché abbiamo prodotti troppo buoni?- Ivan sta parlando con il suo aiutante, i prodotti “Villa Jolanda” hanno risentito della crisi economica, l’invenduto è notevolmente aumentato.

-Sarebbe a dire che i nostri prodotti sono troppo cari, a causa degli alti costi della coltivazione biologica.

– Che soluzione proporresti?

-Potremmo provare ad abbattere i costi con delle coltivazioni non biologiche che affianchino le altre.

-In pratica una produzione di serie B, con concimi chimici, diserbanti, pesticidi… ecc?

-Si, esattamente.

-Non se ne parla neppure, la nostra etichetta è sempre stata simbolo di colture naturali, non intendo scendere a compromessi, inoltre rischieremmo di nuocere alle api.- Il tono è seccato. Al limite riduciamo la produzione se non siamo in grado di vendere tutto.- Con questo Ivan intende chiudere ogni ulteriore discorso.

-Il padrone è lei, le auguro una buona serata.

Dopo la discussione di lavoro, giunta al termine di una lunga giornata in mezzo alla vigna, Ivan si reca nel suo studio, la sua oasi di pace.

 È una sera di metà novembre, fuori ha iniziato a piovigginare. Non ha molto appetito, mangerà qualcosa più tardi, del resto cenare da solo lo ha sempre reso molto triste. Accende il PC e si collega a Internet, vuole condividere una delle sue ultime poesie con qualcuno, parla della sua isola, in parte è scritta nel dialetto del posto. <<Sarà meglio postarla dove possano apprezzarla.>>.

  Così pensando si connette con un gruppo fb genovese, più precisamente di un quartiere che molto ha a che fare con la storia di Carloforte e della sua famiglia in particolare, stando ai racconti orali che sono arrivati sino a lui: ” Sei di Pegli se….” recita il nome del gruppo, da qualche giorno vi si è iscritto e ha già postato suoi scritti che hanno ottenuto parecchi consensi.
<<Bhe non sono di Pegli ma spero faccia lo stesso>> lo pensa mentre posta la sua poesia.

Come il solito al post seguono commenti e attestati di stima. A un tratto sul lato destro dello schermo compare un simbolo, qualcuno sta chiedendo di fare amicizia con lui. Clicca sul simbolino per vedere di chi si tratta, è una donna: Patty Rossi.

   Con il tempo è diventato quasi un esperto di quel mondo, una veloce ricerca per capire di chi si possa trattare. La foto di presentazione non dice molto, è scattata da molto lontano e la figura femminile, seduta su una panchina; potrebbe essere chiunque, per il resto le solite cose, condivisioni già viste su tanti altri profili personali. Normalmente non avrebbe neppure risposto, un “clik” e avrebbe cancellato la richiesta. Questa volta qualcosa gli dice che può esserci un’opportunità dietro a chi chiede un contatto con lui.

-Perché mi hai chiesto l’amicizia?- Il messaggio parte all’indirizzo della richiedente. La risposta non si fa attendere:  -M’incuriosisce uno che scrive in un dialetto simile al mio, anche se abita in Sardegna, qua non lo parla quasi più nessuno. E poi mi piacerebbe sapere qualcosa di più su Carloforte.

***

 Sono passati alcuni giorni, Ivan aspetta con ansia che si faccia l’ora per chiudersi nel suo studio e vedere se ci sono messaggi di Patty, è diventato un appuntamento irrinunciabile. Sente un’attrattiva particolare per quella donna, da quando si sono conosciuti, si sono raccontati tante cose, sono partiti dalla storia di Carloforte per passare a parlare delle loro di storie. Non si chiede l’età a una signora, Ivan sta tenendo fede alla norma di galanteria, ha però capito che possono essere coetanei. Ha appena acceso il PC quando vede che c’è già un messaggio di Patty, questa volta c’è anche una foto, un anello di ferro incastonato in una targa di marmo, la scritta dice che da quell’anello mollarono le cime le barche che portarono i liguri a Tabarca, gente che secoli dopo avrebbero fondato Carloforte. Vede che Patty è in linea.

-Bella e interessante, dove si trova?- digita.

-A Pegli, poco distante da dove abito- la veloce risposta.

-Un giorno verrò a trovarti e mi ci porterai.

-Quel giorno ti accompagnerò anche a casa tua.

 Un brivido attraversa tutto il corpo di Ivan, qualcosa d’inspiegabile, un sudore freddo gli imperla la fronte. Solo dopo alcuni minuti riprende il controllo di sé stesso, per scrivere ancora.

-Perché hai scritto cosi ?

-Non lo so, ti giuro che non lo so. È come se qualcosa mi avesse suggerito di farlo. Ora mi prenderai per pazza.

-Sono sicuro che tu non lo sia, io ho avvertito un forte brivido dopo averlo letto.

-La stessa cosa che ho provato io dopo averlo scritto. Comunque volevo dirti una cosa importante.

-Bene, dimmi.-

-Patty Rossi non è il mio vero nome, non volevo che certe persone mi trovassero sul social.

-Grazie per avermelo detto, posso sapere il tuo vero nome?

-Certo, mi chiamo Elena, Elena Barbieri.

La prossima settima: Capitolo 23.Sogni

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